Il caffè è una delle bevande più diffuse in Italia e nel mondo: è lecito quindi interrogarsi sugli effetti di questo alimento sulla nostra salute. Diversi studi hanno già dimostrato che un moderato consumo di caffè può avere un impatto positivo sulla nostra salute in termini di riduzione del rischio di insorgenza di patologie come diabete tipo II, malattie neurologiche e alcuni tipi di tumori come quello del colon-retto.
Alcuni recenti studi tra i quali un lavoro appena pubblicato sulla rivista Nutritions, realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Bologna e dell’Irccs Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola, si sono concentrati sulla correlazione tra il consumo di caffè e rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Questo studio ha dimostrato che un consumo moderato di caffè, e in particolare non superiore alle 2/3 tazzine al giorno, ha un effetto benefico sulla nostra salute. In particolare sembra che determini un abbassamento sia dei valori pressori centrali e periferici che della variazione di pressione tra la pressione massima e minima.
Lo studio ha preso in considerazione circa 1500 pazienti, opportunamente divisi tra non bevitori di caffè, chi ha dichiarato di assumere una tazzina di caffè al giorno, chi due, tre e infine chi più di 3 tazzine al giorno. E’ emerso che chi assumeva più di 3 tazzine di caffè al giorno dimostrava valori pressori più alti del gruppo che non beveva caffè, mentre chi dichiarava di assumere 1, 2 o 3 tazzine al giorno aveva valori pressori più bassi rispetto sia al gruppo no caffè che al gruppo che ne beveva più di 3 quotidianamente.
Cosa ci dicono questi risultati?
Il messaggio non è, e non deve essere, che il caffè faccia bene a prescindere, ma che il caffè consumato in dosi modeste (non più di 2/3 tazzine al di) non aumenta i valori di pressione sanguigna: questo messaggio è emerso molto chiaramente dallo studio. Inoltre, contribuendo a diminuire i livelli di pressione è auspicabile che negli anni si abbia un effetto protettivo nei confronti dell’insorgenza di patologie cardiovascolari.
Superando invece le tre tazzine al giorno allora gli effetti del caffè sulla nostra salute iniziano ad essere nocivi: la pressione aumenta sia a livello periferico che centrale e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, a lungo andare, non può che aumentare.
In estrema analisi è bene sapere che il caffè non è un alimento da demonizzare, ma, in assenza di specifiche controindicazioni, va comunque sempre consumato con moderazione.
Bibliografia
- Cicero F G, Fogacci F, Self-Reported Coffee Consumption and Central and Peripheral Blood Pressure in the Cohort of the Brisighella Heart Study, Nutrients 2023, 15, 312.